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La maternità surrogata per scopi umanitari è l'atto di una donna, volontariamente e non per scopi commerciali, come surrogato per una coppia che non può avere figli. Nonostante l'uso di tecniche di riproduzione assistita.

La maternità surrogata si fa prendendo l'ovulo della moglie e lo sperma del marito per la fecondazione in vitro. Sarà poi impiantato nell'utero della donna che rimane volontariamente incinta, in modo che questa persona possa partorire.

La maternità surrogata è volontaria

Per garantire che la madre surrogata partorisca senza problemi, la coppia che richiede la maternità surrogata deve pagare costo della maternità surrogata.

• Preparazione pre-gravidanza;
• Applicazione delle tecniche di trasferimento degli embrioni alle madri surrogate;
• Tecniche, screening, ricerca, trattamento e gestione delle anomalie fetali (se presenti) e sorveglianza e cura del feto;
• Il processo di parto, la cura della madre surrogata durante i primi 42 giorni o fino al parto;
• Controllo medico generale dopo il parto per le madri surrogate;
• Esame, trattamento e assistenza medica della madre surrogata in caso di complicazioni postnatali relative alla salute riproduttiva.

In particolare: se la madre surrogata ha una tessera di assicurazione sanitaria, la gestante deve pagare i costi rimanenti solo dopo aver dedotto il pagamento dall'agenzia di assicurazione sociale (se presente).

Così, per evitare una situazione con organizzazioni di "maternità surrogata", la legge permette la maternità surrogata per scopi umanitari solo ai parenti nella stessa linea dei coniugi. Altri non sono ammessi, e possono essere severamente puniti in caso di violazione.